Siamo agli sgoccioli del mese di novembre che come di consueto sara’ l’ennesimo mese che chiuderemo con temperature sopra media.
Ormai non ci si meraviglia piu’ di nulla visto che il thread di questi ultimi anni e’ ormai consolidato verso un continuo quanto progressivo aumento termico , che tranne che per pochi e rari eventi piu’ freschi fa parte della continuaita’ con cui termiche sopramedia si presentano.
Dando un’occhiata ai modelli, si puo’ notare come i piu’ autorevoli ( e quidi GFS,Reading e Ukmo) vedano tra qualche giorno l’inizio dell’inverno con prime infiltrazioni d’aria fredda dal nord e dall’est Europeo; aria fredda che dovrebbe portare anche le nostre zone in media termica .
Le prime nevicate imbiancheranno gli appennini, mentre sulle Alpi la neve potra’ scendere sino ai fondovalle.
Da noi al sud la situazione al momento e’ improntata su connotati prettamente primaverili o per sentirci piu’ vicini alla stagione in cui siamo , diciamo autunnali, difatti ” grazie ” alla ventilazione meridionale che si e’ impadronita del nostro stivale da qualche giorno la situazione e’ ormai consolidata con termiche vicine ai 20° e umidita’ relativa abbastanza alta.
D’altronde , quando la natura dell’aria e’ Africana la situazione e’ abbastanza standard.
Come si puo’ notare in questi giorni, solo le foschie dense e le nebbie che danno luogo a nuvolosita’ bassa mantengono le termiche un po’ piu’ basse.
Nel weekend che ci apprestiamo a vivere le condizioni meteo saranno pressocche’ identiche sia nella giornata di sabato 29 che in quella di domenica 30 con cielo che si presentera’ da poco nuvolso a nuvolso e termiche stazionarie o al piu’ in leggero aumento, con massime che dovrebbero attestarsi attorno ai 19°/20°.Ventilazione moderatada sud e mari poco mossi.
Domenica la situazione non dovrebbe cambiare granche’, difatti cosi come sabato avremo condimeteo di cielo poco nuvoloso o al piu’ nuvoloso e venti di moderata intensita’ da sud.Termiche stazionarie con massime che dovrebbero attestarsi sui +20°.Mari poco mossi
Un caro saluto ai nostri lettori
Antonio Andriola