Con lo sguardo verso l’alto, a circa 5000 metri di altezza, si poteva già notare dalla mattina del sabato 27 ottobre una decisa estensione di una vasta e profonda saccatura di matrice artica verso la penisola iberica che trasportava con sé masse d’aria fredde fino a valori di -36°C.
Nelle ore successive la parte più estrema della saccatura raggiungeva il Mar Mediterraneo occidentale e causava la genesi di una depressione atmosferica al suolo, centrata tra il Mar delle Baleari e il Mar Ligure, con un sistema frontale completo che perturbava la penisola italiana con fenomeni meteorologici anche di forte intensità, dapprima sulla Liguria e poi nelle successive 48 ore anche sul resto d’Italia.
Il continuo approfondirsi della depressione atmosferica al suolo, soprattutto nella giornata di lunedì 29 ottobre, aveva creato sul Mar Ligure un buco pari a 977 hPa con una differenza di pressione con la penisola salentina (misurava una pressione di 1012 hPa) pari a 35 hPa generando così vento forte su tutta la penisola italiana, specialmente sulle regioni del versante tirrenico. Tale depressione atmosferica, mantenendo sempre lo stesso valore di pressione, lasciava il Mar Ligure solo nelle primissime ore di martedì 30 e, dirigendosi verso l’Europa centrale, lasciava la penisola italiana con discrete condizioni meteorologiche (cielo nuvoloso con precipitazioni residue e vento da debole a localmente moderato).
Anche la Puglia è stata interessata dal transito di questa perturbazione con precipitazioni anche a carattere di rovescio e temporale e da vento forte a regime di raffica fino a raggiungere valori di tempesta.
Il tutto inizia sabato 27: aria umida e instabile attraversa il Mar Ionio e raggiunge l’arco ionico con una velocità media di 30 km/h apportando nuvolosità bassa e stratiforme e con le prime precipitazioni nelle ore notturne nella provincia di Taranto e nella penisola salentina con accumuli deboli, localmente moderati. Ancora sotto l’influenza del fronte caldo la giornata di domenica 28 il vento subisce una intensificazione sino a raggiungere valori di raffica superiori a 90 km/h, soprattutto sulla murgia barese, le precipitazioni si intensificano nel pomeriggio soprattutto nella penisola salentina che assumono carattere di rovescio e temporali con accumuli localmente elevati. L’avanzare del fronte freddo nel pomeriggio del lunedì 29 verso l’Italia meridionale apporta una recrudescenza dei fenomeni meteorologici su tutta le regione, dapprima con vento a regime di raffica che raggiunge in alcune località anche valori superiori a 100 km/h e poi con precipitazioni da isolate a sparse sulla Puglia. Il fronte freddo raggiunge la provincia di Foggia alle 18 ore locali con fenomeni di rovescio e temporali e raggiunge la penisola salentina dopo circa 3 ore. Solamente dopo il transito completo del fronte freddo il vento si attenua su tutta la Puglia facendo registrare sugli anemometri valori al di sotto di 30 km/h.
Giuseppe Bari.