Proseguono le ricerche sul campo dei volontari del Gruppo Archeologico Valle d’Itria tra le fabbriche della neve che ancora oggi si mostrano in tutta la loro bellezza e maestosità. E’ una ricerca condotta sapientemente da Mimmo Tamborrino e da altri volontari che si calano sino a raggiungere la base di una neviera (anche oltre 10 metri dal ciao della strada) per studiarne le caratteristiche principali, per comprendere i motivi delle varie dimensioni, profondità e ubicazione, per ricercare i mezzi di pagamento utilizzati per la vendita della neve e/o acquisto del ghiaccio. Grazie alla squisita disponibilità e generosità di Tonia e Geltrude Loparco, nipoti di Ciccio Loparco (alias u’ fattore d’Amate) sono state recuperate decine di “rene” (o grana) delle nostre neviere, lo strumento di pagamento, e si cerca di identificare le sigle e attribuirle ai proprietari e/o gestori delle neviere.
Grazie al bando di Puglia Capitale Sociale 3.0 i volontari delle associazioni Meteo Valle d’Itria e Gruppo Archeologico Valle d’Itria sono riusciti a scrivere un progetto denominato AppORTO COLLETTIVO con il quale possono effettuare una ricerca unica del suo genere sulle risorse idriche nel territorio: la correlazione tra la neviera, la risorsa idrica e la climatologia.
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