Tra le forti lobby del fossile (quasi 1800 rappresentanti) e le bellissime testimonianze in costume delle popolazioni indigene di ogni parte del mondo…hanno prevalso i mille colori della pelle e dei costumi tradizionali dando vita a quel meraviglioso e immaginari arcobaleno che noi tutti vorremmo vedere ogni giorno. Questo è stato a Baku, la capitale dell’Azerbaijan, che ha ospitato la 29esima Conferenza delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico.
Attorno ad altre migliaia di eventi culturali, scientifici e artistici la COP29 risulta essere insufficiente a porre rimedio ai danni che il genere umano ha causato al nostro precario ecosistema.
Non attendiamo che i nostri capi di governo si riuniscano ogni anno in attesa che possano promulgare regole e azioni a beneficio del nostro pianeta, muoviamoci noi…con buone pratiche locali e quotidiani per salvaguardare i nostri alberi, i nostri paesaggi, il nostro territorio e il nostro ambiente.
Il Museo del Clima resterà aperta per dare informazioni e per confrontarci, così come è stato fatto nei giorni 9 e 10 novembre in occasione della giornata del FAI sul clima, così come faremo con le scuole nelle prossime settimane.
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