Brutte notizie per gli appassionati di freddo e neve: secondo i modelli di previsione a grande scala per l’Europa che arrivano da Iri, International Research Institute for Climate and Society della Columbia University, dal Centro europeo di previsione meteo e dal Met, l’ ufficio inglese per la meteorologia, il prossimo inverno avrà temperature al di sopra delle medie stagionali, in particolare nel Mediterraneo e almeno fino a febbraio 2014. Per l’Italia, in particolare, la stagione sarà meno fredda del solito specie sul nostro versante adriatico.
Secondo tali studi le temperature saranno più alte nel sud Europa, in particolare in Grecia e in Albania. In Italia parliamo di uno o due gradi al di sopra della media.
Tuttavia, si tratta pur sempre di previsioni a lungo termine di carattere assolutamente sperimentale, la cui affidabilità, dato l’orizzonte temporale, è ancora tutta da dimostrare. Di conseguenza, specie gli appassionati della neve, possono tranquillamente rimanere ottimisti. Quel che è sempre più probabile, come effetto del Global warming, è l’alternanza di fenomeni sempre più estremi, quindi amplificati, non solo dal punto di vista termico (ondate di calore fuori stagione, irruzioni gelide intense), ma anche dal punto di vista precipitativo (fenomeni di flash-flood, ossia alluvioni lampo su aree localizzate, come il recente episodio di Ginosa (TA).
[important]Previsioni per giovedi 17 ottobre 2013[/important]
Restando su un orizzonte temporale decisamente più breve, con maggiore certezza possiamo definire l’evoluzione meteo dei prossimi giorni: la veloce perturbazione che mercoledi ha riportato un po’ di pioggia sul nostro territorio è stata seguita dall’ingresso di fresche e intense correnti di maestrale, che hanno avuto il merito di ripulire rapidamente il cielo dalle nubi presenti e riportare l’umidità a livelli più accettabili. Giovedi ci attendiamo, dunque, cielo sereno, temperatura in diminuzione, vento forte di maestrale. Tali correnti fresche saranno presenti, seppur meno intense, anche nella giornata di venerdi, per poi calare sabato, quando è atteso un ritorno delle correnti meridionali, quindi di una nuova rimonta anticiclonica, con conseguente rialzo della temperatura.
