Entro la fine del secolo, se le emissioni di CO2 continueranno ai ritmi attuali, circa 177 milioni di persone nel mondo che vivono in zone costiere saranno colpite da devastanti inondazioni provocate dall’innalzamento del livello dal mare. La maggior parte dei paesi a rischio è in Asia e nella classifica dei primi venti Paesi ci sono anche alcuni Europei, con l’Italia in ventesima posizione con l’1% della popolazione a rischio. Questo lo scenario descritto da una nuova analisi di Climate Central che modula le sue previsioni di pericolo sull’emissione nell’atmosfera di gas serra e sull’innalzamento del livello del mare e che ipotizza sino a 650 milioni di persone coinvolte a seconda della sensibilità del mare al riscaldamento.
In termini assoluti sono i cinesi quelli che subirebbero più danni: da 41 a 63 milioni a seconda dei parametri scelti. Nella top 20 dei paesi più esposti, sono inclusi tutti i continenti tranne l’Australia.
Nello Stivale, secondo l’analisi, più di 840.000 abitanti potrebbero essere a rischio inondazioni, numero che può salire a 1,1 milioni nel caso peggiore di innalzamento del livello del Mediterraneo.
Climate Central sottolinea anche che gli effetti più disastrosi del fenomeno saranno tangibili in molti Paesi che non hanno le maggiori responsabilità per quanto riguarda l’emissione di CO2.
Previsioni per giovedi 2 ottobre 2014
La fase stabile e anticiclonica che ha caratterizzato l’inizio di questa settimana è destinata a lasciare presto il posto ad un peggioramento delle condizioni del tempo e al ritorno ad un clima instabile e a tratti piovoso. L’instabilità e la probabilità di precipitazioni interesseranno il nostro territorio già dalla seconda parte di giovedi e, ad intermittenza, fino a domenica. La presenza di infiltrazioni di aria piu’ fresca in quota determinerà condizioni favorevoli alla formazione anche di qualche temporale. La temperatura è attesa in lieve diminuzione, specie di sera, i venti ruoteranno dai quadranti settentrionali.
