Se solo per un brevissimo istante potessimo svuotare il mar Mediterraneo, giusto il tempo di dare un’occhiata ai suoi fondali, rimarremmo meravigliati da ciò che si nasconde sotto la superficie marina: innumerevoli fratture, fosse e montagne. Tutte le microplacche che sostengono il mar Mediterraneo sono in continuo movimento e causano, ormai da alcuni milioni di anni, la formazione di grandi vulcani sottomarini; nel mar Tirreno centrale sono presenti alcuni colossi le cui vette sfiorano la superficie del mare: Cassini, Secchi, Issel, Poseidone, Vavilov,…; poi, più a Sud, si prosegue con Eolo, Enareta, il grande vulcano sottomarino Marsili, la cui vetta è a soli 505 metri dalla superficie marina. Poi la scoperta nel 2006 di Empedocle, un gigante sommerso (sembra inattivo) che copre un’area più grande di Roma e una altezza di circa 400 metri. La sua scoperta si deve ai ricercatori universitari impiegati sulla nave oceanografica Universitatis, salpata nel mese di maggio solamente per realizzare un documentario scientifico sull’isola vulcanica Ferdinandea (la mitica terra emersa dal mare di fronte a Sciacca nel 1831 e inabissatasi qualche mese dopo) e inaspettatamente hanno intascato uno straordinario successo. Non ci si ferma mai…!!!! si continua a ricercare e studiare per ottenere risultati e spiegazioni su un mondo ancora tutto da scoprire.
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