Sicuramente nell’immaginario collettivo, il mese di dicembre, dovrebbe rappresentare un mese totalmente di natura invernale, tenendo conto anche della sua reale collocazione atta a decretare il suo inizio sia meteorologico che astronomico. A rendere ulteriormente fiabesco il pensiero comune del primo mese invernale, contribuisce anche tutto ciò che ruota intorno alle festività natalizie, sempre rappresentate in ogni dove da paesaggi innevati e temperature fredde. Questo aspetto però, non rappresenta anche la regola climatica e non sempre segue alla lettera uno dei periodi dell’anno probabilmente più belli. Difatti, capita sempre più frequentemente di ritrovarci in un clima più verosimilmente autunnale che invernale.
Proprio in questo ultimo dicembre del 2021, con i dati a nostra disposizione(riassunti sommariamente e validi per l’intera valle d’itria con le sempre possibili sfaccettature ancor più localizzate a causa dell’ulteriore microclima), abbiamo potuto appurare che le anomalie sotto il profilo termico, hanno evidenziato temperature al di sopra della norma e sotto il profilo precipitativo invece, accumuli al di sotto delle aspettative. Ad essere sinceri, abbiamo registrato valori di +0,3°C sopra la media termica mensile e di -0,5mm rispetto agli accumuli piovosi. Pertanto potremmo anche catalogare tutto ciò, solo come in un lieve sopramedia termico e altrettanto lieve sottomedia precipitativo. Dato più sconfortante invece, se prendiamo come riferimento i mm accumulati durante un intero anno, che invece vengono evidenziati in ben 150 in meno rispetto alla media.
Queste particolari condizioni anomale(pur se in questo caso lievi), stanno diventando purtroppo ormai una regola piuttosto che un’eccezione e sperando in una nuova sensibilizzazione comune riferita al rispetto ambientale, auspichiamo in un’attenzione maggiore da parte di ognuno di noi e dei governi di tutto il mondo, per salvaguardare il nostro clima che inevitabilmente va incontro ad un riscaldamento globale altrimenti senza soluzione.
