“Il buco dell’ozono potrebbe essere riparato completamente nei prossimi cinquant’anni”. Lo ha dichiarato il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon in occasione della Giornata internazionale per la conservazione dello strato d’ozono, il 16 settembre scorso.
I progressi conseguiti finora non devono però trarre in inganno: i risultati positivi devono essere consolidati e le nazioni del mondo devono darsi da fare per rispettare le intese per l’eliminazione graduale del 98 per cento dei gas che provocano l’annientamento dell’ozono.
Esattamente il 16 settembre di 25 anni fa venne firmato il Protocollo di Montreal con il quale vennero messi al bando i clorofluocarboni (Cfc), ossia i gas principali imputati per la distruzione dello strato di ozono sopra i Poli. Quel trattato e’ stato ratificato finora da 196 nazioni, cinque in piu’ del Protocollo di Kyoto.
Lo strato di ozono è fondamentale per l’esistenza umana: esso assorbe le radiazioni ultraviolette emesse dal Sole, in particolare quelle di lunghezze d’onda piu’ nocive. Se queste arrivassero al suolo, danneggerebbero il Dna delle cellule. ”Milioni di casi di cancro alla pelle e di cataratta, oltre agli effetti nocivi dei raggi ultravioletti sull’ambiente, sono stai evitati”, ha osservato il capo dell’Onu, secondo cui il Protocollo di Montreal ha fatto da catalizzatore di considerevoli progressi nell’industria chimica e manifatturiera che hanno portato a sistemi di refrigerazione piu’ efficienti dal punto di vista energetico e piu’ amici dell’ambiente. (Ansa)
[warning]Previsioni per giovedi 20 Settembre 2012[/warning]Per la prima parte della giornata attesa situazione di variabilità, con locali annuvolamenti. Nella seconda parte del giorno è atteso un miglioramento. Venti forti dai quadranti settentrionali, temperatura in diminuzione.