La neve è uno dei fenomeni meteorologici più incantevoli che la natura ci possa offrire. La neve fa gioire molti e fa contemplare, col suo magnifico silenzio rende magica l’ atmosfera e la natura che ci circonda. La neve e l’inverno ci regalano momenti di felicità inaspettati. Per una parte di noi, l’ inverno è una delle stagioni più difficili dell’anno per il clima, le temperature, la salute. Ma c’è un’altra parte, soprattutto di noi appassionati meteorologi, che reputa l’inverno, e in particolare la neve, un momento magico che rasserena lo spirito. La Neve è un momento in cui è più facile pensare a se stessi. Una spruzzata di neve sprigiona energie quasi soprannaturali che ci rendono più calmi e rilassati. La neve ci fa ricordare l’ emozione dell’ infanzia, cioè ci fa rivivere emozioni e associare ricordi legati, in qualche modo, a ciò che stiamo vivendo. Molto spesso, la neve ci fa tornare bambini e ci ricorda di quando la neve era sinonimo di festa, gioco e spensieratezza. Così quando i fiocchi cadono lievi, la felicità ci pervade. La neve ci fa vivere il presente con più attenzione, Calpestare un manto nevoso fresco e immacolato. La neve ghiacciata tra le mani. Il bianco intorno a noi. La neve ci far pace con noi stessi, i nostri sensi e con la natura. La neve ci ricorda quanto è bella la natura, Gli alberi pieni di neve sono davvero stupendi. Hanno una capacità sorprendente di stupirci e lasciarci a bocca aperta, incantanti, per svariati minuti. La sua bellezza è temporanea, questo, forse, è l’aspetto più importante che rende la neve unica. Sappiamo che il paesaggio che in questo momento ci riempie gli occhi svanirà presto e per questo la nostra attenzione è doppia, ed è anche per questo che il piacere della sua presenza è doppio. Ebbene sì la neve e l’ inverno racchiudono in loro tutto ciò, tutto quello che rende magico tale binomio. E tutto ciò lo abbiamo vissuto nell’ ultima ondata gelida dello scorso fine Febbraio ed inizio Marzo 2018.
Ampiamente annunciata con almeno una settimana di anticipo, una notevole irruzione d’aria gelida di origine Artica-Continentale proveniente dalla Russia si è verificata in Europa Centrale e in Italia, ma soprattutto nella nostra Valle D’ Itria tra domenica 25 e le primissime ore di giovedì 1° Marzo 2018. Benché di breve durata (3-4 giorni nella fase più intensa), l’evento è risultato decisamente importante e notevole per la sua portata di freddo in molte zone e per le termiche scese ben al di sotto della media.
Dopo che già tra il 21 e il 24 febbraio la bora aveva soffiato con violenza, l’ingresso della massa d’aria molto fredda è avvenuta attraverso il Carso tra notte e mattino di domenica 25 febbraio, propagandosi poi gradualmente a tutto il Nord Italia. Nei 3 giorni successivi, fino a giovedi 1° marzo 2018, la situazione sinottica è rimasta sostanzialmente invariata, con scorrimento di aria gelida da Est tra il potente anticiclone russo-siberiano centrato sulla Lapponia (massimi fino a 1054 hPa il 27 febbraio) e una blanda depressione collocata tra il Sud Italia e i Balcani. Oltre all’Europa Centrale, l’aria fredda ha coinvolto con maggiore intensità,, dapprima le Regioni Settentrionali Italiane, con isoterme a 850 hPa (intorno a 1300 m) di circa -12 °C in Piemonte e -15 °C all’estremo Nord-Est, e in maniera decrescente il resto del Paese, anche se con effetti ancora vistosi fino a Sardegna, Campania e Puglia, comprendendo la nostra zona e facendo registrare minime di tutto rispetto in quasi tutte le nostre località monitorate. Come spesso accade in queste circostanze, i nuclei perturbati hanno generato precipitazioni nevose anche abbondanti su tutti i settori interni della nostra Regione Puglia, nonchè Valle D’ Itria fin sulle coste.
Le nevicate hanno interessato le nostra zone già dalla giornata di Lunedì 26 Febbraio con episodi sporadici a partire da metà giornata, ma senza particolari accumuli. Il giorno seguente, Martedì 27 febbraio un pallido sole faceva capolino alle prime luci del mattino, quasi ad addolcire l’ avvezione fredda nell’ aria che già c’ era dalle ore precedenti. Qualche ora più tardi correnti da Ovest sempre più consistenti davano il via a nevicate anche abbondanti su tutte le zone della nostra Valle d’ Itria imbiancando nel giro di pochi minuti campi, strade e tetti delle macchine e delle case. E’ stato uno scenario incantevole durato fino alle prime ore pomeridiane, quando gradualmente i fenomeni sono cessati e il tutto ha lasciato spazio ad un ulteriore abbassamento termico ed un alternanza di sole e nuvole. Nella tarda sera di Mercoledì 28 febbraio, al sopraggiungere di una perturbazione dal Mediterraneo Occidentale, ha poi provocato su tutte le nostre zone la “rara” nevicata di “addolcimento” più caratteristica delle zone del Nord e della Pianura Padania. Le nevicate da addolcimento, o da “cuscinetto”, sono il fenomeno che consente alla neve di imbiancare anche le zone pianeggianti, ma avvengono solo in condizioni ben precise. Il presupposto è la presenza di uno strato di aria fredda a bassa quota, un “cuscino” per l’appunto, che si forma con l’arrivo di correnti polari o artiche dalle alte latitudini europee e si consolida nei giorni successivi durante le notti serene e stellate che favoriscono la perdita di calore dal suolo. Tali correnti tra la notte di mercoledì 28 febbraio e giovedì 1° Marzo davano il colpo di coda a tale ondata, con nevicate su quasi tutte le zone della Valle D’ Itria, seppur con scarsi accumuli e portando a termine una delle più importanti ondate fredde che ha colpito le nostre zone in termini di precipitazioni e freddo, lasciando in noi quel pizzico di rammarico, ma allo stesso tempo di grande gioia ed emozione.
Cari lettori tutto ciò ci fa capire che vedere un paesaggio imbiancato suscita sempre una grande emozione, come se quel mantello candido servisse a coprire le brutture del mondo. Quando nevica i suoni paiono più ovattati e l’atmosfera che si crea ispira tranquillità. Se poi si è ancora bambini dentro, nonostante l’età, viene una irresistibile voglia di saltellare sui cumuli di neve non ancora calpestati da nessuno, anche a costo di uscirne fradicio. La neve è magia pura, non esistono in natura due fiocchi di neve identici. La neve è una poesia. Una poesia che cade dalle nuvole in fiocchi bianchi e leggeri. Questa poesia arriva dalle labbra del cielo, dalla mano di Dio. Ha un nome. Un nome di un candore smagliante. Neve.
METEOVALLEDITRIA