Lo scioglimento dei ghiacci artici potrebbe avere un costo altissimo, quasi quanto le dimensioni dell’economia globale del 2012, a causa del rilascio del metano ora intrappolato nei terreni perennemente ghiacciati, ossia nel permafrost: è l’allarme lanciato su Nature da Gail Whiteman dell’Erasmus University nei Paesi Bassi e di Chris Hope e Peter Wadhams dell’università britannica di Cambridge.
I ricercatori hanno calcolato in particolare i danni che potranno derivare dal rilascio per 10 anni in atmosfera del metano dallo scioglimento del permafrost sepolto sotto il mare della Siberia Orientale. In 10 anni, secondo i tre esperti, potrebbero essere immesse in atmosfera 50 miliardi di tonnellate di metano che provocherebbero un aumento delle temperature di circa 2 gradi nell’arco di 15-35 anni. Di conseguenza saranno più frequenti eventi estremi come inondazioni e siccità. E ad avere la peggio saranno i Paesi in via di sviluppo come Africa, Sud America e Asia. (ansa)
Previsioni per giovedi 25 luglio 2013
Dopo averlo a lungo atteso per gran parte del mese di luglio, ecco che torna sullo scenario mediterraneo l’ormai noto anticiclone subtropicale africano. Il gradevole periodo estivo tipicamente azzorriano sta lasciando gradualmente il posto alla figura anticiclonica che, grazie al richiamo di aria bollente direttamente dal continente africano, sempre più spesso negli ultimi anni sta determinando le immancabili ondate di calore sul nostro continente.
Se finora le massime in valle d’itria non avevano mai, nel mese di luglio in corso, superato i 30°, proprio a partire dalla giornata di giovedi ci attendiamo il superamento di questa soglia, con tendenza ad intensificazione progressiva del caldo fino all’inizio della prossima settimana. Tuttavia, la presenza di vento dai quadranti settentrionali consentirà di mantenere, almeno inizialmente, la colonnina di mercurio su valori non esagerati, specie sulle zone costiere del versante adriatico.